Geopolitica (13)

Come ormai tutti saprete, il Bitcoin è stato ufficialmente inserito tra gli investimenti autorizzati dalle autorità statunitensi. Penso che il governo USA sia a conoscenza dell'identità del fondatore; anche se il suo nome è tenuto segreto, sembra che abbia pagato le tasse e continuerà a farlo finché la sua creatura prospererà.

L'adozione di questa tecnologia da parte del governo USA è un'idea brillante. I motivi sono sicuramente economici, considerando che una buona parte del ritorno finanziario va a loro, generando comunque benessere. Non ci vedo nulla di male nell'utilizzo del Bitcoin se riuscissimo a stanare i criminali e coloro che ne fanno un uso fraudolento. Personalmente, non accetterei l'uso di uno strumento predominante tra attività criminali ed evasori fiscali.

La mia opinione si basa sul fatto che il governo USA possiede una quantità enorme di Bitcoin, acquisiti tramite sequestri per attività criminali e terrorismo, e che ha autorizzato gli ETF Bitcoin attraverso la SEC nel mercato finanziario.

Se la mia teoria è corretta, il valore del Bitcoin è tornato in primo piano per questa ragione. La correzione al ribasso recente è dovuta principalmente alla possibilità di convertire in contanti senza doverne diminuire troppo il valore.

Investire in Bitcoin comporta un alto rischio: il bello del Bitcoin è che non ha un capo, il brutto è che il controllo sulle manipolazioni di mercato è estremamente difficile, se non impossibile.

Il valore del Bitcoin dipende dalla domanda e dall'offerta, e la sua variazione è influenzata dall'aspettativa di domanda e offerta. È un mercato puro, ovvero, non avendo un bene sottostante, il suo valore dipende esclusivamente da quanti Bitcoin vengono richiesti e venduti nel tempo. Questo significa che il suo valore si autodetermina in base al suo utilizzo. In sostanza, se il Bitcoin verrà usato, il suo valore aumenterà; se non verrà usato, diminuirà.

Purtroppo, l'utilizzo di questo strumento dipende molto dalle decisioni governative. La mia preoccupazione è che ci siano interessi economici occulti che possano far sembrare il Bitcoin una sorta di schema a piramide. Se ci pensate, il meccanismo è simile: chi è arrivato per primo ha guadagnato molto, mentre gli altri ancora non lo sanno.

Riflettendo sulle implicazioni del Bitcoin sul sistema mondiale, ci si rende conto che non c'è nulla di democratico, sociale o equo in una moneta decentralizzata, in cui semplicemente arrivando per primo si diventa ricchi. Riproduzione Riservata

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Prospettive economia Italia 2022 e 2023

Il prospetto dell'ISTAT (comunicato stampa) del 7 giugno 2022 sull'economia in Italia lascia spazio ad un peggioramento del PIL in vista dei problemi legati alla guerra in Ucraina, al cambiamento climatico e alla pandemia Covid. Le previsioni sono di un Prodotto Interno Lordo + 2,8% per il 2022% e di un +1,9% per il 2023 sebbene il segno positivo sia solo il frutto di un Pil negativo del 2020 di -9%. e degli investimenti in costruzioni +5,5% (Bonus 110 e PNRR). Lo spettro della recessione è legato a fattori esterni non "governabili" con misure ordinarie.

Sul fronte occupazione il quadro sembra molto diverso a causa dell'aumento della mortalità e ad un cambiamento strutturale di filosofia di vita: il covid ha modificato profondamente il comportamento delle persone molto più attente oggi ad uno stile di vita accettabile a discapito del guadagno: il tasso di disoccupazione per il 2022 è stimato al 8,4% contro il 9,2% del 2020. 

Se da un lato abbiamo una visione del futuro negativa che impatta sulla quantità e qualità degli investimenti nuove opportunità all'orizzonte si scoprono attrattivi: la cura alle persone, agli animali, all'ambiente e alla sicurezza nazionale e privata.

Il cambio dollaro/euro riflette un peggioramento dell'economia europea rispetto agli Usa. Siamo tutti sulla stessa barca e chi gestisce meglio il nuovo "disordine" mondiale riuscirà a contenere l'impatto della crisi sulla tenuta sociale. Riproduzione Riservata

 

 

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La guerra dell'informazione

Come nella vita, anche nelle guerre assume rilevanza ciò che è la verità e l'informazione. La storia la fanno i vincitori, dicono gli storici, ma oggi sembrerebbe che i vincitori siano quelli che la "storia", la raccontano meglio. Non solo tecniche di manipolazione contro spionaggio, ma anche sabotaggi, attacchi in territorio russo, reduci di guerra, fake news, cyberwar, crimini di guerra, morti, feriti e minacce.

Qual è il valore dell'informazione oggi e perché è così importante?

In economia, le informazioni sono alla base di quasi tutti i modelli economici e della politica economica. Distinguiamo in: informazioni pubbliche e riservate (private).

Le informazioni pubbliche sono di pubblico dominio e valgono per tutti; non generano asimmetrie informative tra gli operatori informati e il mercato si adegua quasi istantaneamente.

Le informazioni private generano, invece, asimmetrie informative e aspettative. Un’azienda può sfruttare tali informazioni per modificare la strategia d’impresa e anticipare i concorrenti.

Dal punto di vista militare le informazioni sono anche tattiche e strategiche a seconda che servano all’operatività o alla propaganda.

In Ucraina, come già ammesso dal Cremlino, la guerra dell’informazione l’ha vinta l’occidente almeno a casa nostra; la responsabilità dei morti e dei danni è incontestabile. Ci sono, però, dei segnali di ripresa da parte dei russi a causa delle interferenze Nato per aver fornito informazioni militari tattiche durante la fase dell’invasione, perché continuano a farlo e perché ha sempre fornito informazioni strategiche fin da ormai i primi anni del 2000, per i morti tra le file russe e per la loro giovane età (anche 16 anni) e perché la popolazione della Federazione si sente oppressa dall’occidente. Il racconto dei filorussi è che la Nato voleva prendere l’Ucraina ma i russi si sono opposti così come gli Usa si opposero ai missili su Cuba.

Putin è stato chiaro, stiamo combattendo contro la Nato. Speriamo sia solo una minaccia per ritardare il più possibile ulteriori sanzioni o interferenze belliche.

Sembra evidente che la Russia sia determinata ad apparire razionale e sicuramente farà finire la guerra entro il 9 maggio come dichiarato per il 77° anniversario della vittoria sui tedeschi con la guerra in Ucraina. Non sarà comunque la fine ma solo l’inizio di una fase in cui probabilmente i russi "giocheranno" in difesa e negheranno l’accesso ai territori già occupati e al Mar Nero.

Le sanzioni economiche hanno effetto solo nel breve periodo e sembrano essere un buon deterrente contro l’uso della forza ma nel lungo periodo non sono fattibili perché generano odio sociale ed allontana le economie; meglio bloccare totalmente l’economia per brevi periodi.

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Rublo, yuan, dollaro ed euro

Il sistema dei cambi attuali, il Forex (Foreign Exchange), è il mercato di scambio per le valute estere, in cui è possibile comprare moneta estera o titoli derivati legati al valore delle valute estere. Si tratta di un mercato non regolamentato in cui gli scambi sono garantiti 24 ore al giorno. Le valute sono ancorate alla domanda della moneta stessa (e all’offerta) e quindi dalla bilancia dei pagamenti, oltre che alla quantità di moneta in circolo.

Con tale premessa, va da sé che in Russia, con le sanzioni economiche e la fuga delle aziende occidentali, la bassa domanda di dollari ed euro, ha spinto il Cremlino a farsi pagare in rublo per la vendita di gas e petrolio, solo l’annuncio ne ha fatto recuperare il valore in parte, come mostra il grafico (TradingView Euro/Rublo 1 y).

 

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La strategia monetaria prevede dunque l’azzeramento delle importazioni in valuta estera dall’euro al dollaro e la trasformazione delle esportazioni in valuta locale. In questo modo il valore del rublo sarà di fatto deciso secondo gli scambi con i partner della federazione russa. Nel medio periodo il paese russo rischia di finire in isolamento in quanto a tutt’ora la domanda di petrolio, gas e terre rare è di fatto supportata dall'occidente. Anche la Russia non può fare a meno dell’Europa.

Altro fatto, l’Arabia Saudita si farà pagare in yuan dalla Cina per il petrolio e anche l’India sembra iniziare trattative per eguali misure. L’attacco al dollaro è palese anche se ad oggi a causa della crisi economica cinese le correzioni sono minime.

Sul fronte valutario, euro e dollaro tengono testa al confronto senza particolari problemi nonostante sia in corso la peggiore crisi economica dal dopo guerra. (il grafico in basso: Euro/Yuan 5 y)

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Chi esporterà di più avrà la meglio, ma la geografia consiglia che probabilmente nel lungo periodo avremo tre valute dominanti e penso che anche l’India si accoderà alla Cina. La vera sfida sarà sul continente africano, che per vicinanza geografica dovrebbe generare più pagamenti in euro, ma anche yuan e dollaro hanno le loro quote. Nel lunghissimo periodo, potremmo assistere alla nascita di un sistema di cinque valute, una per ogni continente. Riproduzione Riservata.

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La sfida per l'egemonia

Pare evidente che la sfida per l'egemonia mondiale si faccia sempre più agguerrita e pericolosa tra Cina, Russia e Usa.

La Cina, forte dell'innovazione tecnologica acquisita negli ultimi 10 anni in campo militare ed economico, con 1,4 miliardi di abitanti al momento è in pol position per definirsi super potenza ma al suo completamento manca l'annessione di Taiwan. L'isola di Formosa, come la chiamano i cinesi, infatti è considerata la chiave di volta per massimizzare la difesa strategica cinese. L'economia si sta trasformando da economia capitalistica ad economia di stato. C'è da valutare l'impatto di questa trasformazione nel quadro competitivo globale. Di norma, le economie capitalistiche hanno uno sviluppo tecnologico più rapido delle economie di stato ma nel quadro innovativo attuale la Cina può permettersi di sviluppare un modello alternativo e vincente. Ad oggi, il valore del PIL basato sulla parità del potere di acquisto (GDP PPP) pone la Cina al vertice della produzione economica con 3 mila miliardi di dollari di stacco nei confronti degli Usa.

Gli Usa, consapevoli del rischio di essere superati dalla Cina nel medio periodo (gli Usa sono ancora al vertice del GDP con 6 miliardi di dollari di stacco dalla Cina) cercano in tutti i modi di bloccare lo sviluppo economico cinese e l'invasione di Taiwan. L'economia Usa è stagnante e la perdita della posizione dominante rischia di ribaltare il GDP a vantaggio cinese.

La Russia, in crisi economica profonda, dopo l'inizio dell'invasione della Ucraina e a causa delle sanzioni economiche rischia di uscire dal circuito economico internazionale ma non da quello cinese. La domanda nasce spontanea, ma c'è un accordo tra Russia e Cina per contrastare l'egemonia Usa? Russia e Cina sono due paesi che aspirano entrambe all'egemonia, nel breve medio periodo potrebbero avere interessi in comune ma nel lungo periodo le relazioni potrebbero peggiorare a causa delle ambizioni e della forte differenza culturale.

Se il blocco occidentale sembra avere un vantaggio economico rispetto gli avversari, la forza militare è tutta a vantaggio del blocco orientale. L'utilizzo in Ucraina di missili ipersonici ne sono la prova, Russia e Cina possono colpire per primi avendo la certezza di andare a segno. Al momento il blocco occidentale non ha trovato uno deterrente valido ne ha sviluppato missili ipersonici pronti all'uso.

L'Ucraina rappresenta l'arena nella quale oggi le tre superpotenze si stanno confrontando. L'obiettivo di Putin sembra essere la totale annessione del paese nella sua sfera di controllo permettendogli di controllare l'Europa orientale e il Mar Nero. In caso di successo dei russi dell'invasione, l'Europa diventerà una cortina di ferro piena di soldati e il costo al rialzo delle materie prime di prima necessità rischiano di portare in recessione il continente, ci siamo quasi.

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La guerra tra Ucraina e Russia

La guerra in mostra in questi giorni rappresenta uno show mediatico fedele alla situazione geopolitica internazionale. Cominciamo nel dire che è passata di moda la dichiarazione di guerra ogni volta che uno Stato vuole prevalere con la forza su un altro. Ciò rappresenta la sintesi dell'ipocrisia geopolitica di questi tempi. In sostanza, l'Onu autorizza l'uso della forza immediata solo come strumento di difesa o risposta ad un'azione di guerra. Di fatto la guerra preventiva con dichiarazione di guerra nel diritto internazionale non esiste giuridicamente in quanto giustamente non contemplata. Motivo per il quale la Russia è stata costretta a trovare un "casus belli" per iniziare le operazioni.

Dal giorno delle operazioni di invasione emerge quella che in futuro potrebbe essere la fantaguerra basata principalmente sull'annientamento delle forze nemiche militari evitando azioni contro i civili. Da un lato ciò permette all'invasore di mantenere un certo grado di onorabilità, evitare intrusi esterni (Nato) e agli invasi di nascondersi tra la popolazione e avviare la guerriglia. L'invasione russa è strategicamente un'azione terrestre a tenaglia con supporto aereo di copertura in territorio nemico e supporto navale a protezione delle retrovie.

L'operazione doveva concludersi nei famosi "3 giorni" (guerre lampo di Napoleone e Hitler) ma qualcosa è andato storto: la difesa dell'Ucraina. 

L'azione difensiva di Kiev ha colto di sorpresa l'esercito russo per la notevole quantita di missili Stinger e anticarro trasportabili da singoli soldati e facilmente utilizzabili dopo poche ore di addestramento. Anche nel settore della Difesa, la tecnologia ha esportato la possibilità ai meno esperti di difedersi con strumenti talmente avanzati tecnologicamente da rendere quasi inutili aerei a bassa quota e carriarmati nella fanteria leggera. 

Ora, in questo momento le attività sono in mano ad un nuovo contigente russo con l'appoggio dell'esercito bielorusso. L'arrivo di armi da parte dei paesi Nato potrebbe rappresentare per la Russia il casus belli. L'occidente però ritiene che l'invio di armi, addestratori, cyberwar, economic war e tutto ciò che possa rientrare nella modern warfare non debba essere considerata un'azione di guerra ma una minaccia, un'azione diplomatica o il diritto di autodeterminazione dei popoli senza se e senza ma.

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"La Cina non si farà più bullizzare", con questa dichiarazione il presidente Xi Jinping dà il via ufficialmente allo scontro per l'egemonia mondiale alla festa dei 100 anni del partito comunista cinese.

Dopo anni e secoli di predominio culturale, economico e politico la Cina reclama il diritto di essere considerata per quello che è stata in passato: un impero economico e sociale portatrice di innovazione tecnologica e culturale.

Per gli economisti si tratta di un evento storico, il cambio al vertice dell'ordine mondiale avviene meno che una volta nella vita. L'ultimo scontro per l'egemonia risale, ovviamente, alla prima guerra mondiale tra Germania e UK + Usa, il precedente era nel XIX secolo tra Francia e Germania. Oggi come oggi si potrebbe pensare non più ad uno scontro militare ma economico e di guerre per procura, un conflitto su larga scala è inconcepibile in quanto si autodristuggerebbero.

Il premio per la vittoria è "grasso che cola" che moltiplica il valore dell'economia e consiste nella possibilità di esportare cultura, armamenti e moneta. Sono una montagna di soldi pronti a invertire i grafici dei Pil domestici e proiettare la potenza vincitrice verso il 2100, cambio climatico permettendo.

La risposta al G7 in Svizzera non si è fatta attendere, e come del resto dargli torto se neanche il nome G7 risponde a verità (senza la Cina non c'è G7 ma Nato 7).

La Cina si sta preparando a rimpiazzare il dollaro nella sua sfera d'influenza, dopo un tentativo fallito nel 2015, migliorando il sistema dei pagamenti digitali, implementando una criptovaluta governativa e promuevendo contratti futures in Yuan. In caso di successo, anche parziale, rubare quote di mercato al dollaro come moneta di scambio farà aumentare i tassi d'interesse negli Usa (anche di molto) e farà diminuire il valore del dollaro americano.

La Cina sta promuovendo la sua cultura storica e filosofica attraverso il cinema, lo spazio (rover e stazioni spaziali), i giocattoli, la tecnologia e presto arriveranno cibi e bevande preconfezionate stile Cocacola e Mars.

La Cina sta promuoevendo la sua capacità di produrre armamenti tecnologicamente avanzati e a basso costo attraverso accordi con la Russia di concessioni per la produzione di aerei da combattimento, missili e sottomarini. E' già leader di costo mondiale nella produzione di droni da combattimento.

Difficile dire cosa succederà in futuro ma abituiamoci all'idea di perdere Taiwan come partner occidentale.

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Illustration: Bantonglaoatang

Ripropongo una vignetta di satira cinese di Bantonglaoatang con l'intento di cogliere il sentire di un popolo, senza condividerle. L'illustrazione ha suscitato scalpore per aver rivelato in modo vivido e diretto le "cattive intenzioni" dell'Occidente che cerca di assediare la Cina. Sarà l'ultima cena?

Aquila - Usa: siede nel mezzo indossando una bombetta con sopra una bandiera americana. Davanti una piccola macchina per la stampa di banconote e una banconota sul tavolo. La macchina stampa la carta igienica in dollari e il numero sulla bolletta diventa sempre più grande, da $ 2 trilioni a $ 8 trilioni. C'è anche un gancio di ferro sotto i suoi piedi e due pezzi di cotone con sangue vicino alle mani sul tavolo, suggerendo che "l'accumulo di capitale degli Stati Uniti è stata costruita sull'oppressione razziale". L'immagine dell'aquila calva mostra che gli Stati Uniti aggressivi ma deboli di oggi sono intrappolati nella crescente crisi del debito e nei conflitti razziali.

Lupo - Italia: seduto alla sinistra dell'aquila, indossa un berretto con una bandiera italiana. Il lupo agita le mani come se dicesse "No" ai suggerimenti degli Stati Uniti di reprimere congiuntamente la Cina.

Cane Akita - Giappone: accanto al lupo, senza un posto a sedere, è impegnato a servire agli altri un "drink" - versando acqua radioattiva verde nei bicchieri degli altri "animali". 

Canguro - Australia: allunga la mano sinistra verso le banconote che gli Stati Uniti stanno stampando, mentre con la destra stringe una borsa. Il canguro simboleggia l'Australia dalla doppia faccia che collabora attivamente con gli Stati Uniti nel contenere la Cina, ma è anche desiderosa di guadagnare denaro dalla Cina, il suo più grande partner commerciale.

Falco nero - Germania: capotavola a sinistra, la posa è quasi la stessa di quella della cancelliera tedesca Angela Merkel, in silenzio dalla parte di destra, sembra più interessata alle proprie questioni europee.

Leone - UK: alleati degli degli Stati Uniti, l'Uk ha un rapporto privilegiato con l'aquila, ma persino sul suo vestito vi è una divisione tra Inghilterra e Scozia.

Nutria - Canada: indossa un cappotto rosso con immagini di marijuana e tiene in mano una bambola (​​direttore finanziario di Huawei Meng Wanzhou).

Gallo - Francia: scrivono e prendono appunti da bravi scolaretti.

Elefante - India: probabile riferimento al Covid, è attaccato ad una flebo come un paziente.

Rana - Taiwan: fuori dalla vasca, sopra una tartaruga, tiene in mano delle banconote, cercando di saltare più in alto possibile per raggiungere il tavolo e dare i soldi agli USA.

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L'Italia chiede all'Europa, tramite Vincenzo Amendola, un rapporto più equilibrato con la Cina che tenga conto degli squilibri della bilancia commerciale e degli aiuti governativi alle aziende private. Draghi e Biden si allineano sulla Cina con una politica volta a ridimensionare i rapporti di forza. L’UE riflette le sue relazioni con la Cina”, ha detto martedì a Bloomberg Television Vincenzo Amandola, vice segretario generale per gli affari europei nel gabinetto del primo ministro Mario Draghi. “Penso che questa sia una mossa positiva. Non si basa sulle esportazioni e sul commercio in passato”. In campo anche una strategia per opporsi alle acquisizioni cinesi sponsorizzate dallo stato della repubblica popolare, come già delineato da Mario Draghi, modifiche agli standard legali e alle regole di concorrenza. “L’Europa è un attore globale”, ha detto Amendola. “Vogliamo che le persone che applicano le nostre regole al mercato europeo abbiano una correlazione con il modo in cui le applicano”.

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