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La sfida per l'egemonia

Pare evidente che la sfida per l'egemonia mondiale si faccia sempre più agguerrita e pericolosa tra Cina, Russia e Usa.

La Cina, forte dell'innovazione tecnologica acquisita negli ultimi 10 anni in campo militare ed economico, con 1,4 miliardi di abitanti al momento è in pol position per definirsi super potenza ma al suo completamento manca l'annessione di Taiwan. L'isola di Formosa, come la chiamano i cinesi, infatti è considerata la chiave di volta per massimizzare la difesa strategica cinese. L'economia si sta trasformando da economia capitalistica ad economia di stato. C'è da valutare l'impatto di questa trasformazione nel quadro competitivo globale. Di norma, le economie capitalistiche hanno uno sviluppo tecnologico più rapido delle economie di stato ma nel quadro innovativo attuale la Cina può permettersi di sviluppare un modello alternativo e vincente. Ad oggi, il valore del PIL basato sulla parità del potere di acquisto (GDP PPP) pone la Cina al vertice della produzione economica con 3 mila miliardi di dollari di stacco nei confronti degli Usa.

Gli Usa, consapevoli del rischio di essere superati dalla Cina nel medio periodo (gli Usa sono ancora al vertice del GDP con 6 miliardi di dollari di stacco dalla Cina) cercano in tutti i modi di bloccare lo sviluppo economico cinese e l'invasione di Taiwan. L'economia Usa è stagnante e la perdita della posizione dominante rischia di ribaltare il GDP a vantaggio cinese.

La Russia, in crisi economica profonda, dopo l'inizio dell'invasione della Ucraina e a causa delle sanzioni economiche rischia di uscire dal circuito economico internazionale ma non da quello cinese. La domanda nasce spontanea, ma c'è un accordo tra Russia e Cina per contrastare l'egemonia Usa? Russia e Cina sono due paesi che aspirano entrambe all'egemonia, nel breve medio periodo potrebbero avere interessi in comune ma nel lungo periodo le relazioni potrebbero peggiorare a causa delle ambizioni e della forte differenza culturale.

Se il blocco occidentale sembra avere un vantaggio economico rispetto gli avversari, la forza militare è tutta a vantaggio del blocco orientale. L'utilizzo in Ucraina di missili ipersonici ne sono la prova, Russia e Cina possono colpire per primi avendo la certezza di andare a segno. Al momento il blocco occidentale non ha trovato uno deterrente valido ne ha sviluppato missili ipersonici pronti all'uso.

L'Ucraina rappresenta l'arena nella quale oggi le tre superpotenze si stanno confrontando. L'obiettivo di Putin sembra essere la totale annessione del paese nella sua sfera di controllo permettendogli di controllare l'Europa orientale e il Mar Nero. In caso di successo dei russi dell'invasione, l'Europa diventerà una cortina di ferro piena di soldati e il costo al rialzo delle materie prime di prima necessità rischiano di portare in recessione il continente, ci siamo quasi.

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"La Cina non si farà più bullizzare", con questa dichiarazione il presidente Xi Jinping dà il via ufficialmente allo scontro per l'egemonia mondiale alla festa dei 100 anni del partito comunista cinese.

Dopo anni e secoli di predominio culturale, economico e politico la Cina reclama il diritto di essere considerata per quello che è stata in passato: un impero economico e sociale portatrice di innovazione tecnologica e culturale.

Per gli economisti si tratta di un evento storico, il cambio al vertice dell'ordine mondiale avviene meno che una volta nella vita. L'ultimo scontro per l'egemonia risale, ovviamente, alla prima guerra mondiale tra Germania e UK + Usa, il precedente era nel XIX secolo tra Francia e Germania. Oggi come oggi si potrebbe pensare non più ad uno scontro militare ma economico e di guerre per procura, un conflitto su larga scala è inconcepibile in quanto si autodristuggerebbero.

Il premio per la vittoria è "grasso che cola" che moltiplica il valore dell'economia e consiste nella possibilità di esportare cultura, armamenti e moneta. Sono una montagna di soldi pronti a invertire i grafici dei Pil domestici e proiettare la potenza vincitrice verso il 2100, cambio climatico permettendo.

La risposta al G7 in Svizzera non si è fatta attendere, e come del resto dargli torto se neanche il nome G7 risponde a verità (senza la Cina non c'è G7 ma Nato 7).

La Cina si sta preparando a rimpiazzare il dollaro nella sua sfera d'influenza, dopo un tentativo fallito nel 2015, migliorando il sistema dei pagamenti digitali, implementando una criptovaluta governativa e promuevendo contratti futures in Yuan. In caso di successo, anche parziale, rubare quote di mercato al dollaro come moneta di scambio farà aumentare i tassi d'interesse negli Usa (anche di molto) e farà diminuire il valore del dollaro americano.

La Cina sta promuovendo la sua cultura storica e filosofica attraverso il cinema, lo spazio (rover e stazioni spaziali), i giocattoli, la tecnologia e presto arriveranno cibi e bevande preconfezionate stile Cocacola e Mars.

La Cina sta promuoevendo la sua capacità di produrre armamenti tecnologicamente avanzati e a basso costo attraverso accordi con la Russia di concessioni per la produzione di aerei da combattimento, missili e sottomarini. E' già leader di costo mondiale nella produzione di droni da combattimento.

Difficile dire cosa succederà in futuro ma abituiamoci all'idea di perdere Taiwan come partner occidentale.

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Illustration: Bantonglaoatang

Ripropongo una vignetta di satira cinese di Bantonglaoatang con l'intento di cogliere il sentire di un popolo, senza condividerle. L'illustrazione ha suscitato scalpore per aver rivelato in modo vivido e diretto le "cattive intenzioni" dell'Occidente che cerca di assediare la Cina. Sarà l'ultima cena?

Aquila - Usa: siede nel mezzo indossando una bombetta con sopra una bandiera americana. Davanti una piccola macchina per la stampa di banconote e una banconota sul tavolo. La macchina stampa la carta igienica in dollari e il numero sulla bolletta diventa sempre più grande, da $ 2 trilioni a $ 8 trilioni. C'è anche un gancio di ferro sotto i suoi piedi e due pezzi di cotone con sangue vicino alle mani sul tavolo, suggerendo che "l'accumulo di capitale degli Stati Uniti è stata costruita sull'oppressione razziale". L'immagine dell'aquila calva mostra che gli Stati Uniti aggressivi ma deboli di oggi sono intrappolati nella crescente crisi del debito e nei conflitti razziali.

Lupo - Italia: seduto alla sinistra dell'aquila, indossa un berretto con una bandiera italiana. Il lupo agita le mani come se dicesse "No" ai suggerimenti degli Stati Uniti di reprimere congiuntamente la Cina.

Cane Akita - Giappone: accanto al lupo, senza un posto a sedere, è impegnato a servire agli altri un "drink" - versando acqua radioattiva verde nei bicchieri degli altri "animali". 

Canguro - Australia: allunga la mano sinistra verso le banconote che gli Stati Uniti stanno stampando, mentre con la destra stringe una borsa. Il canguro simboleggia l'Australia dalla doppia faccia che collabora attivamente con gli Stati Uniti nel contenere la Cina, ma è anche desiderosa di guadagnare denaro dalla Cina, il suo più grande partner commerciale.

Falco nero - Germania: capotavola a sinistra, la posa è quasi la stessa di quella della cancelliera tedesca Angela Merkel, in silenzio dalla parte di destra, sembra più interessata alle proprie questioni europee.

Leone - UK: alleati degli degli Stati Uniti, l'Uk ha un rapporto privilegiato con l'aquila, ma persino sul suo vestito vi è una divisione tra Inghilterra e Scozia.

Nutria - Canada: indossa un cappotto rosso con immagini di marijuana e tiene in mano una bambola (​​direttore finanziario di Huawei Meng Wanzhou).

Gallo - Francia: scrivono e prendono appunti da bravi scolaretti.

Elefante - India: probabile riferimento al Covid, è attaccato ad una flebo come un paziente.

Rana - Taiwan: fuori dalla vasca, sopra una tartaruga, tiene in mano delle banconote, cercando di saltare più in alto possibile per raggiungere il tavolo e dare i soldi agli USA.

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L'Italia chiede all'Europa, tramite Vincenzo Amendola, un rapporto più equilibrato con la Cina che tenga conto degli squilibri della bilancia commerciale e degli aiuti governativi alle aziende private. Draghi e Biden si allineano sulla Cina con una politica volta a ridimensionare i rapporti di forza. L’UE riflette le sue relazioni con la Cina”, ha detto martedì a Bloomberg Television Vincenzo Amandola, vice segretario generale per gli affari europei nel gabinetto del primo ministro Mario Draghi. “Penso che questa sia una mossa positiva. Non si basa sulle esportazioni e sul commercio in passato”. In campo anche una strategia per opporsi alle acquisizioni cinesi sponsorizzate dallo stato della repubblica popolare, come già delineato da Mario Draghi, modifiche agli standard legali e alle regole di concorrenza. “L’Europa è un attore globale”, ha detto Amendola. “Vogliamo che le persone che applicano le nostre regole al mercato europeo abbiano una correlazione con il modo in cui le applicano”.

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Iubenda

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