Blog

La tecnologia è infinita?


Oggi, o meglio stasera, parlerò di tecnologia. Prima o poi dovevo dirlo: la maggior parte delle persone, compresi gli scienziati, pensa che la tecnologia sia infinita. Personalmente, dubito che sia così, poiché esistono limiti intrinseci alla natura umana e fisica. So che è difficile dimostrare questa cosa, ma ci proverò.

  1.  Ho avuto occasione di osservare innovazioni tecnologiche che in realtà rappresentavano un ritorno al passato. Questo accade perché a volte ci dimentichiamo il motivo per cui abbiamo introdotto un determinato cambiamento, e quando viene realizzato un restyling moderno, ci rendiamo conto che forse era meglio prima. Ad esempio, prendiamo le aperture delle portiere delle auto: quelle antiche avevano un'apertura posteriore sul montante centrale e si aprivano nel verso opposto. Era un sistema più economico rispetto a quello attuale, ma se due persone entrano contemporaneamente nell'auto, c'è il rischio che la portiera sbatta in faccia a chi sta salendo. Ancora oggi ci sono costruttori automobilistici che ripropongono modelli simili.
  2. La tecnologia si basa su scoperte scientifiche e innovazioni, ma la scienza ha dei limiti. È possibile che si arrivi a scoprire tutto o quasi, come nel caso della matematica. La stessa cosa vale per le innovazioni dei prodotti: una volta ottimizzate per la funzionalità, l'innovazione sembra più una moda o un modo diverso di vedere le cose.
  3.  L'equazione di Einstein ci impone dei limiti e suggerisce che non sia possibile superare la velocità della luce. Quando la velocità si avvicina a quella della luce, si verifica una trasformazione in energia proporzionale al quadrato della velocità. Anche solo una frazione della velocità della luce potrebbe alterare la materia al punto da comprometterne la funzionalità, sia per oggetti che per esseri viventi.
  4.  Ci sono limiti fisici alla miniaturizzazione dei transistor e delle nanotecnologie che porteranno a limitare il rimpicciolimento all’infinito.
  5. Il paradosso di Fermi viene risolto supponendo che la tecnologia non sia infinita in quanto pensare che ci siano forme di vita evolute vicino il nostro sistema solare è altamente improbabile.

 Per quanto riguarda l'economia, al momento non penso che ci siano implicazioni significative, poiché i settori dell'aeronautica, dello spazio, della difesa e delle aziende tecnologiche si stanno sviluppando rapidamente ma ancora sono lontane dal raggiungere i limiti della fisica; non credo che ci siano implicazioni neanche per Musk.

Sapere quando sarà il limite della tecnologia è come sapere quando un asteroide colpirà la Terra: lo scopriamo solo quando accade o poco prima.

L'idea di esplorare altri sistemi solari può sembrare affascinante e fattibile, ma comporterebbe forti compromessi etici e sarebbe possibile solo come extrema ratio, poiché richiederebbe un viaggio intergenerazionale di almeno 1.000 anni, con venti generazioni di persone per individuo, considerando velocità, relatività e durata.

Da CHATGPT

In un certo senso, si potrebbe dire che la tecnologia è infinita perché c'è sempre spazio per l'innovazione e il progresso tecnologico. Tuttavia, ci sono alcune limitazioni fisiche e pratiche che possono influire sulla capacità di sviluppare nuove tecnologie. Ad esempio, la legge di Moore suggerisce che il numero di transistor in un microprocessore raddoppia circa ogni due anni, ma ci sono limiti fisici alla miniaturizzazione dei transistor che potrebbero limitare la continuazione di questa tendenza in futuro.

Inoltre, la tecnologia non è un processo autonomo, ma è guidata dall'interazione tra le esigenze e le richieste della società e le capacità delle persone di sviluppare nuove idee e tecnologie per soddisfare queste esigenze. Ciò significa che, se le priorità della società cambiano o se non ci sono abbastanza risorse o interesse per lo sviluppo di una certa tecnologia, essa potrebbe non essere sviluppata.

In sintesi, sebbene ci siano limiti alle capacità umane e alle risorse disponibili per lo sviluppo tecnologico, c'è sempre la possibilità di sviluppare nuove tecnologie che possano soddisfare le esigenze della società in modo sempre più efficace.

Riproduzione Riservata

Leggi tutto…

Incredibile ma vero, siamo nel 2023 e finalmente l'era dell'IA (intelligenza artificiale) è iniziata.

Si dice finalmente un po' per ridere e un po' per sdrammatizzare, le preoccupazioni sono tante ma alla fine quello che conta è come verrà utilizzato e normato ma ancora più importante come verranno gestiti i suoi effetti nella società.

Sull'AI si è appena espresso anche Bill Gates (a cui dedico il titolo) e si tratta di una vera e propria rivoluzione tecnologica e forse industriale, al pari di internet, dell'elettricità e della macchina a vapore.

Tutte le grandi società stanno già rivedendo le politiche del personale. Tutti noi avremo a disposizione un'IA che ci farà da assistente virtuale con compiti mediamente anche complessi come scrivere e-mail, testi, riassumere testi, elaborare video e foto e dare consigli come se stesse parlando con un laureato abilitato in ogni materia conosciuta compreso la medicina.

La produttività delle aziende crescerà enormemente con aumenti che se ad ora siamo già intorno al 20% nei prossimi anni saranno anche a 3 cifre.

In ogni settore verranno sviluppati AI con scopi specifici come guidare un'automobile o un aereo, elaborazioni dati, contabilità, codici informatici, assistenza medica e psicologica, elaborazioni di testi, video, foto e audio.

Non dico che sia si salvi chi può ma siamo lì. Al momento le abilità aumentano mese dopo mese e l'unico blocco è quello temporale: oltre alle fine del 2022 non può andare.

L’unico vincolo che si spera non venga mai superato è che l’AI non può fare ragionamenti astratti e non può prendere decisioni. Poiché sono i ragionamenti astratti che rendono un’artista tale al momento è l’unico campo escluso; sebbene l’AI artista esista già.

Il mercato è già in piena fermentazione e i primi che arrivano godranno di un bel vantaggio competitivo rispetto ai secondi.

Sotto riporto l’articolo fatto da chatGPT con lo stesso titolo

L'era dell'intelligenza artificiale è iniziata

L'intelligenza artificiale (IA) è stata a lungo un concetto futuristico che ha alimentato l'immaginazione di scrittori di fantascienza e appassionati di tecnologia. Tuttavia, negli ultimi anni, l'IA si è evoluta in un campo di ricerca e applicazione in continua espansione, con un impatto sempre più evidente nella vita quotidiana.

Grazie ai progressi nella tecnologia del machine learning, che consente ai computer di apprendere dalle esperienze passate e di migliorare le loro prestazioni nel tempo, l'IA è in grado di analizzare grandi quantità di dati, rilevare schemi e tendenze e fare previsioni. Ciò significa che l'IA può essere utilizzata in una vasta gamma di settori, dal marketing e dalla finanza alla salute e alla sicurezza.

Ad esempio, l'IA sta rivoluzionando il modo in cui vengono gestiti i dati sanitari. Con l'IA, i professionisti sanitari possono analizzare rapidamente grandi quantità di informazioni sui pazienti, individuare correlazioni tra sintomi e patologie, e sviluppare terapie personalizzate. Inoltre, l'IA sta già cambiando il modo in cui le organizzazioni di sicurezza affrontano le minacce alla sicurezza, utilizzando tecniche di apprendimento automatico per identificare potenziali rischi.

L'IA sta anche migliorando il modo in cui interagiamo con la tecnologia. I dispositivi con assistenti vocali, come Amazon Echo e Google Home, utilizzano l'IA per comprendere e rispondere alle richieste degli utenti in modo sempre più naturale e personalizzato. Inoltre, l'IA sta migliorando la sicurezza delle automobili, attraverso sistemi di guida assistita che utilizzano algoritmi di apprendimento automatico per prevedere le intenzioni degli altri conducenti e prevenire incidenti.

Naturalmente, l'IA non è priva di sfide e rischi. L'uso improprio dell'IA potrebbe portare a discriminazioni, invasione della privacy e altre conseguenze indesiderate. Tuttavia, molte organizzazioni stanno lavorando per affrontare questi problemi e garantire che l'IA sia utilizzata in modo responsabile e benefico.

In conclusione, l'era dell'intelligenza artificiale è iniziata e sta rapidamente cambiando il modo in cui viviamo, lavoriamo e ci relazioniamo con la tecnologia. L'IA presenta molte opportunità per migliorare la nostra vita, ma anche sfide da affrontare. È importante che continuiamo a monitorare da vicino i progressi dell'IA e ad agire responsabilmente per garantire che sia utilizzata in modo benefico per tutti.

Leggi tutto…

Come sconfiggere la disoccupazione?


La disoccupazione è un problema complesso che può essere affrontato attraverso diverse strategie. Di seguito elenco alcune possibili soluzioni:

  1. Favorire la crescita economica: una delle principali cause della disoccupazione è la mancanza di opportunità lavorative nel mercato. Favorire la crescita economica, ad esempio attraverso politiche fiscali e monetarie efficaci, può portare alla creazione di nuovi posti di lavoro.

  2. Investire in formazione e istruzione: la formazione e l'istruzione sono fondamentali per avere una forza lavoro preparata e competente. Investire in programmi di formazione professionale e accademica può aiutare i lavoratori ad acquisire le competenze necessarie per accedere a nuovi posti di lavoro.

  3. Favorire l'imprenditorialità: i nuovi imprenditori possono creare posti di lavoro e stimolare l'economia locale. Favorire l'imprenditorialità attraverso agevolazioni fiscali, finanziamenti a tasso agevolato e programmi di sostegno può incentivare la creazione di nuove imprese.

  4. Promuovere la ricerca e lo sviluppo: la ricerca e lo sviluppo tecnologico possono portare a nuove opportunità di lavoro in settori innovativi. Promuovere la ricerca e lo sviluppo attraverso incentivi fiscali e finanziamenti può portare a nuovi posti di lavoro altamente qualificati.

  5. Implementare politiche attive del lavoro: le politiche attive del lavoro sono misure messe in atto dal governo per aiutare i disoccupati a trovare lavoro. Queste politiche possono includere programmi di formazione, incentivi alle imprese che assumono lavoratori disoccupati e servizi di collocamento.

  6. Ridurre i costi del lavoro: i costi del lavoro possono rappresentare un ostacolo per le imprese che vogliono assumere nuovo personale. Ridurre i costi del lavoro attraverso agevolazioni fiscali e riduzioni dei contributi previdenziali può incentivare le imprese ad assumere nuovi lavoratori.

  7. Implementare politiche di redistribuzione del reddito: le politiche di redistribuzione del reddito possono aiutare a ridurre la disuguaglianza economica e la povertà, offrendo un sostegno finanziario ai cittadini a basso reddito.

È importante notare che non esiste una soluzione unica per eliminare la disoccupazione, ma piuttosto una combinazione di politiche e strategie che possono essere adattate alle specifiche esigenze di ciascun paese e della sua economia. Riproduzione riservata

Leggi tutto…

La salute delle banche nostrane sembra in buono stato a vedere dai prospetti dei dividendi che quasi la totalità delle banche sia appresta ad erogare nel 2022. Ma è tutto vero? In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo come è possibile che i bilanci delle banche siano così floridi?

Prima di analizzarne i motivi riflettiamo sul significato di banca e della sua utilità.

La banca è un'azienda che ha la funzione principale e di pubblica utilità di conservare i soldi (conto corrente) e di prestare parte di quei soldi ad altre aziende o privati. Lo schema è il seguente (i valori sono a titolo di esempio):

  1. Io, cliente, mi reco in filiale e apro un conto di 1.000 euro presso una banca con un tasso di interesse pari a zero.
  2. La banca prende i 1.000 euro e sa che statisticamente il 20% non verrà usato, circa 200 euro e li rende disponibili sul mercato.
  3. La banca riunisce tutti i 200 euro dai clienti e presta 10.000 euro ad una società con un tasso del 2% annuo per 10 anni.

Il margine della banca è di 10.000 moltiplicato 2% annuo meno il costo per il finanziamento che abbiamo ipotizzato è zero in linea con quanto avvenuto fino ad ora. Prendo gratis i soldi e li presto maggiorati.

Questo schema riassuntivo è in sintesi quello che fa o dovrebbe fare una banca. Le altre attività dovrebbero essere corollario e ad integrazione dell’attività principale.

Ora, cosa succede, se inizio a pagare i depositi dei clienti il 2% invece che zero?

Che il margine della banca si riduce a zero. Cosa accade sei i tassi sui depositi salgono al 4%? Che la banca va in perdita.

È possibile per la banca coprirsi da tale rischio? Si, ma essendo un rischio intrinseco all'attività bancaria in una situazione di inflazione globale il fattore di rischio non è assicurabile con una controparte a somma zero; qualcuno ci deve perdere.

I rischi sono la sterilizzazione della valutazione al “fair value” (valore giusto o di mercato) dei titoli di stato disponibili alla vendita e l’accesso ai finanziamenti della BCE a costo zero tramite il programma TLTRO. Ma vediamo in dettaglio.

L'Italia ha chiesto ed ottenuto che il valore delle obbligazioni disponibili alla vendita nei bilanci delle banche non sia influenzato dal valore del tasso d'interesse attuale fino al 2025 secondo quanto emerso nella posizione approvata dall'Ecofin su Basilea 3. Questo perché i bilanci delle banche sono pieni di titoli di stato e poiché il valore del titolo si ottiene scontando i pagamenti futuri al tasso d'interesse attuale anche se stipulati precedentemente, oggi un incremento del tasso di interesse di fatto ne determina una riduzione del valore. Ma non viene riportato nei bilanci.

Le banche negli ultimi anni hanno avuto accesso a finanziamenti dalla BCE a costo zero tramite il programma TLTRO, cioè invece di gestire i risparmi dei clienti presso i conti correnti, le istituzioni hanno preferito finanziare direttamente a costo zero le banche in un’ottica di una politica monetaria espansiva. Ma questi finanziamenti erano ancora in essere a quasi tutto il 2022 e sono in esaurimento; infatti, le banche iniziano ad offrire di nuovo rendimenti sui conti correnti per reperire nuovi capitali. Nei bilanci, le banche hanno continuato ad usufruire di finanziamenti a tasso zero nonostante i tassi di interesse siano aumentati aumentandone il margine nel breve periodo. In futuro non sarà possibile ed il rischio è che le banche siano costrette a pagare rendimenti sui conti correnti superiori a quanto ottenuto finanziando le aziende in questi ultimi anni.

Il rischio è enorme e sistemico, se l'inflazione perdura oltre 3 anni, le banche dovranno fare i conti con una mega svalutazione che accorpa 3 anni di bilanci in cui sono stati distribuiti dividendi e ovviamente bonus ai manager senza meritarli. Riproduzione Riservata

Leggi tutto…

Articolo di Bryan Gould di Capital.com (Traduzione a cura di Google e Fabio Muggeri)

https://www.reuters.com/article/sponsored/are-us-tech-stocks-still-overvalued?utm_medium=paid+social&utm_source=facebook&utm_campaign=Capital&utm_content=6325629138688

Le azioni tecnologiche sono state le predilette nel portafoglio di ogni investitore amatoriale per un po' di tempo, con i prezzi delle azioni delle grandi società tecnologiche che sembrano aumentare all'infinito di valore. Sì, i rischi sono sempre alti, ma molte delle aziende più preziose del mondo sono società tecnologiche. E chi potrebbe non lasciarsi sedurre dall'idea di investire nella prossima Amazon o Apple?

Inoltre, i titoli tecnologici sono spesso un elemento di supporto per l'economia e il mercato azionario in generale.

La pandemia ha fatto impennare i titoli tecnologici. I titoli FANG - denominati da Facebook, Amazon, Netflix e Google, ma inclusi anche Microsoft e Apple - hanno contribuito a elevare l'S&P 500 del 400% dai minimi del 2009 e l'indice Nasdaq 100 è salito di oltre il 700% nello stesso periodo, lasciando altri mercati molto indietro.

Tutto è cambiato, tuttavia, quando il mercato rialzista è terminato. La prima metà del 2022 ha visto il peggior inizio di Wall Street in 50 anni, grazie alle tensioni geopolitiche, all'impennata dei prezzi dell'energia e all'aumento dei tassi di interesse. Negli ultimi sei mesi le azioni tecnologiche sono crollate: Tesla è scesa del 30%, le azioni Microsoft sono scese del 16% da $ 334,75 di gennaio a $ 280,74 alla chiusura del mercato il 29 luglio 2022, Apple in calo del 13% e Amazon a un certo punto in calo del 39%.

Poi, tra luglio e i primi giorni di agosto, le cose hanno ripreso a prendere slancio, con il rialzo del Tech 100 statunitense dopo le osservazioni del presidente della Fed Jerome Powell secondo cui i tassi di interesse sono "neutri".

Le azioni tecnologiche statunitensi sono state sopravvalutate?

Le azioni tecnologiche sono generalmente considerate investimenti ad alto rischio. L'ondata di denaro a buon mercato durante il periodo della pandemia ha visto gli investitori prendere in prestito ai minimi storici e investire i loro fondi in tecnologia e criptovalute* per rendimenti elevati. Negli ultimi mesi, mentre le banche centrali hanno ritirato quei soldi a buon mercato, riducendo il quantitative easing o aumentando i tassi di interesse, abbiamo visto gli investitori trarre profitto da questi guadagni e con questo un inevitabile calo dei prezzi.

Le banche centrali che inviano messaggi sbagliati ai mercati finanziari e sono lente a reagire hanno probabilmente anche esacerbato alcune delle mosse mentre cambiano rotta dall'essere in attesa per poi passare a un orientamento al rialzo. Con la spirale dell'inflazione e la necessità di maggiori aumenti, il mercato è stato nervoso e volatile e potremmo dover aspettare che la Federal Reserve annunci che sono in attesa prima che la fiducia ritorni.

C'è una forte argomentazione che con quei grandi flussi di fondi nei titoli tecnologici durante il 2020/2021, il settore è stato sopravvalutato. Per i titoli "lockdown" come Peloton Interactive, Inc o Zoom Video Communications questo è quasi certamente il caso: ora vengono scambiati a una frazione dei loro massimi storici. Tesla Inc., il titolo simbolo della pandemia, ha visto la sua valutazione diminuire della metà tra novembre e maggio 2022 prima di riguadagnare terreno di recente.

Complessivamente, il Nasdaq è ora in calo del 30% rispetto all'anno dopo aver visto un po' di rimbalzo. Ciò ha portato molti ad avvertire di un crash guidato dalla tecnologia come il crollo della bolla dot.com alla fine degli anni Novanta.

Quali sono le prospettive per i titoli tecnologici statunitensi?

Non c'è dubbio che alcuni titoli rimangono un investimento ragionevole e gli investitori dovrebbero guardare al calo per ottenere esposizione a determinate società a cui sono interessati. Tuttavia, alcuni analisti suggeriscono che la caduta non è finita e che gli utili della società inizieranno a concentrarsi se gli Stati Uniti dovessero subire una recessione prolungata. Altri hanno sottolineato che quelle società tecnologiche che hanno sviluppato un forte saldo di cassa durante la pandemia (come Alphabet e Microsoft) saranno in grado di espandersi e fare acquisizioni strategiche nei prossimi mesi.

Di recente il presidente Biden ha firmato il Creation Helpful Incentives to Produce Semiconductors and Science Act del 2022 (CHIPS) fornendo 52 miliardi di dollari di sussidi nei prossimi cinque anni per aumentare la produzione di chip negli Stati Uniti, affrontare i problemi della catena di approvvigionamento e ridurre la dipendenza del paese da luoghi come Taiwan e Cina. Gran parte dell'industria tecnologica dipende dalla fornitura di semiconduttori. Tuttavia, dato il costo più elevato della produzione statunitense, non è chiaro quanto possa essere competitivo a livello globale e se ciò potrebbe portare a ulteriori pressioni inflazionistiche. Il successo dell'atto dipende dalla rapidità con cui può essere implementato, dato che le carenze sono attualmente così estreme.

Con le fibbie delle cinture che si stringono ovunque, si consiglia agli investitori tecnologici di attenersi a ciò che possono permettersi, con la consapevolezza che potrebbe volerci del tempo prima che alcuni titoli tecnologici vedano una crescita solida.

Per ulteriori informazioni sui titoli tecnologici, il loro effetto sul dollaro e informazioni più specifiche del settore, vai su capital.com L'81,40% dei conti CFD al dettaglio perde denaro.

Leggi tutto…

La fake news del collasso


Iniziamo con il dire che gli annunci di collasso in Italia ed Europa della società per questioni economiche sono falsi, il collasso economico potrebbe avvenire da eventi esterni come guerre o carestie ma i dati attuali prevedono invece una piccola recessione nel 2023.

La possibilità che lo stato non riesca a pagare il debito pubblico è scarsissima, infatti, l’aumento dell’inflazione in un certo senso spalmerà il debito pubblico sull’aumento dei prezzi. Dovete infatti sapere che l’inflazione, oltre a rendere più poveri chi la subisce, agisce come “diluitore” dei debiti alleggerendo anche il debito pubblico.

In questo periodo sarà normale assistere ad una discesa dei volumi delle transazioni di azioni a vantaggio delle emissioni di debito pubblico. Ci troviamo in un periodo di crisi in cui i governi hanno più bisogno di risorse rispetto al settore privato.

Difficilmente il rating dei titoli di stato italiani scenderanno a livello spazzatura finché l’Italia sarà allineata alle direttive europee e Nato.

La possibilità della corsa agli sportelli ATM è un evento senza senso in quanto le autorità possono benissimo limitare la quantità massima prelevabile. Mentre il prelievo forzoso dai conti correnti è una misura estrema da medioevo in quanto viola il principio costituzionale della capacità contributiva sebbene sia ammesso dalle autorità come ultima spiaggia.

L’euro esisterà finché Italia, Francia e Germania la supporteranno. È una questione politica e non economica.

L’unico rischio è che il deterioramento del settore privato sia maggiore delle aspettative innescando licenziamenti di massa difficili da contenere a livello sociale e al momento il tasso di disoccupazione non giustifica tale preoccupazione.

Ad ogni modo siamo in una nuova era in cui nulla sarà più come prima, il grande inverno tra occidente e oriente è già in corso e l'economia capitalistica rischia di incepparsi nella sua ipotesi principale: il futuro è meglio del passato.

Ma in questo periodo turbolento come investire i propri risparmi? La risposta corretta è dipende.

Ma da cosa dipende? Dipende dalla propensione al rischio del risparmiatore, dalla cifra che si vuole investire e dalla vostra esperienza.

In generale gli investimenti si dividono in rischiosi, non rischiosi e non lucrativi:

Gli investimenti rischiosi sono in startup, criptovalute e altre attività imprenditoriali: generalmente la probabilità di successo in queste attività è del 10% circa, molto basso per chi vuole investire senza rischiare. Idealmente, queste tipologie di attività sono consigliate ad esperti del settore di competenza e imprenditori.

Gli investimenti non rischiosi sono l'acquisto di azioni di paesi industrializzati, obbligazioni di aziende quotate o di governi (debito pubblico) e di strumenti finanziari regolamentati e di immobili. In generale dovete sapere che in economia il mercato tende a regolarsi da solo, nel senso che quando investite il rendimento è legato al rischio. Più è alto il rischio di perdere in proporzione più elevato è il guadagno e il mercato cerca di regolarsi da solo in assenza di asimmetrie informative. Tuttavia, proprio a causa delle asimmetrie informative consiglio la consulenza di un esperto. Non solo, la tempistica è fondamentale in questa tipologia di investimenti e ciò che era più conveniente fare il mese prima potrebbe non esserlo più il mese dopo. 

Gli investimenti non lucrativi sono quelli in educazione, attività, viaggi, corsi di vario genere e sport. Sono i miei preferiti in quanto permettono una crescita interiore personale sebbene il guadagno non sia presente in forma economica diretta. Tuttavia, offrono opportunità ed opzioni di vita non quantificabili economicamente nel breve periodo, ma nel lungo periodo possono trasformare la vostra vita: tutto il mondo è un ufficio.

Leggi tutto…

Vantaggi

  1. no cookies di tracciamento, no google analytics, contatore interno pubblico
  2. no pubblicità, l'unica pubblicità è la vostra
  3. per ogni Fake News che trovate, ABC Economia.it - scrivere a info @ abceconomia.it - riconosce 50 euro al primo che invia l'email.
  4. ricerca Founder
  5. i post pubblicati sul blog vengono caricati sulla pagina facebook e linkedin di ABC Economia
  6. forum e contenuti privati
  7. per registrarti devi cliccare su Mr Principe. Indovina chi è?

Costi

  1. Utente Imprenditore 50 euro l'anno
  2. Utente Professionista 50 euro l'anno
  3. Utente Consulente 150 euro l'anno
  4. Inserimento Studi e Società in Consulenza 450 euro l'anno
  5. Inserimento Spa quotata FTSE MIB in finanza 1.000 euro l'anno (Leonardo)

Sole24ore Economia

Sole24ore Management