"La Cina non si farà più bullizzare", con questa dichiarazione il presidente Xi Jinping dà il via ufficialmente allo scontro per l'egemonia mondiale alla festa dei 100 anni del partito comunista cinese.
Dopo anni e secoli di predominio culturale, economico e politico la Cina reclama il diritto di essere considerata per quello che è stata in passato: un impero economico e sociale portatrice di innovazione tecnologica e culturale.
Per gli economisti si tratta di un evento storico, il cambio al vertice dell'ordine mondiale avviene meno che una volta nella vita. L'ultimo scontro per l'egemonia risale, ovviamente, alla prima guerra mondiale tra Germania e UK + Usa, il precedente era nel XIX secolo tra Francia e Germania. Oggi come oggi si potrebbe pensare non più ad uno scontro militare ma economico e di guerre per procura, un conflitto su larga scala è inconcepibile in quanto si autodristuggerebbero.
Il premio per la vittoria è "grasso che cola" che moltiplica il valore dell'economia e consiste nella possibilità di esportare cultura, armamenti e moneta. Sono una montagna di soldi pronti a invertire i grafici dei Pil domestici e proiettare la potenza vincitrice verso il 2100, cambio climatico permettendo.
La risposta al G7 in Svizzera non si è fatta attendere, e come del resto dargli torto se neanche il nome G7 risponde a verità (senza la Cina non c'è G7 ma Nato 7).
La Cina si sta preparando a rimpiazzare il dollaro nella sua sfera d'influenza, dopo un tentativo fallito nel 2015, migliorando il sistema dei pagamenti digitali, implementando una criptovaluta governativa e promuevendo contratti futures in Yuan. In caso di successo, anche parziale, rubare quote di mercato al dollaro come moneta di scambio farà aumentare i tassi d'interesse negli Usa (anche di molto) e farà diminuire il valore del dollaro americano.
La Cina sta promuovendo la sua cultura storica e filosofica attraverso il cinema, lo spazio (rover e stazioni spaziali), i giocattoli, la tecnologia e presto arriveranno cibi e bevande preconfezionate stile Cocacola e Mars.
La Cina sta promuoevendo la sua capacità di produrre armamenti tecnologicamente avanzati e a basso costo attraverso accordi con la Russia di concessioni per la produzione di aerei da combattimento, missili e sottomarini. E' già leader di costo mondiale nella produzione di droni da combattimento.
Difficile dire cosa succederà in futuro ma abituiamoci all'idea di perdere Taiwan come partner occidentale.
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